Path: news.inet.it!area.cu.mi.it!serra.unipi.it!i2unix!not-for-mail From: "Associazione \"Carlo Borromeo\"" Newsgroups: it.fan.studio-vit Subject: Una riflessione di un serio antropologo Date: Sat, 28 Aug 1999 17:05:09 +0200 Organization: IUnet Lines: 77 Message-ID: <7q8ucg$keu$2@serv1.iunet.it> NNTP-Posting-Host: 192.106.184.72 X-Trace: serv1.iunet.it 935853264 20958 192.106.184.72 (28 Aug 1999 15:14:24 GMT) X-Complaints-To: usenet@news.iunet.it NNTP-Posting-Date: 28 Aug 1999 15:14:24 GMT X-Priority: 3 X-MSMail-Priority: Normal X-Newsreader: Microsoft Outlook Express 5.00.2014.211 X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V5.00.2014.211 Xref: news.inet.it it.fan.studio-vit:24819 Cari ragazzi, i vostri insulti continuano a piovere sulle nostre missive, eppure noi, saldi come rocce, proseguiamo il cammino. Se i nostri messaggi serviranno a salvare anche un solo ragazzo dalla sua abominevole passione, allora il sudore versato servirà a far germogliare la pianta della saggezza. La battaglia contro i videogiochi è legata anche a un nostro personale dolore. Uno dei fondatori della Borromeo, stimato professionista, ha perso suo figlio proprio a causa dei giochi elettronici. Eppure, per distoglierlo dai suoi insani propositi, il nostro fondatore aveva fatto l' impossibile. Non solo non aveva acquistato la Playstation al ragazzo, ma gli aveva persino proibito di frequentare i compagni di classe che erano in possesso di questo diabolico congegno. Aveva smesso di dargli dei soldi, in quanto temeva giustamente che il ragazzo potesse andarli a spendere nelle sale giochi. Gli aveva impedito di uscire, per evitare che potesse imbattersi in qualche luogo di perdizione. Ogni mattina lo faceva accompagnare a scuola da una zia suora, per evitare che il ragazzo potesse sottrarsi ai suoi doveri. E quale fu la ricompensa che ottenne un così amorevole padre? Dolore e sofferenza. Un giorno, aprendo la porta della camera del figlio, il sant'uomo vide il giovane riverso sul letto, esanime, stroncato da una letale razione di sonniferi. C'è da notare che il ragazzo custodiva in camera infami riviste come "Zeta" e "La macchina dei giochi", celate dietro alle copertine di "Famiglia Cristiana". Fu da quest'episodio che nacque in noi la necessità di fondare l' Associazione Borromeo. Per far sì che nessun altro ragazzo bruci la sua giovane vita in questo doloroso modo. Leggendo le vostre risposte ai messaggi che pubblichiamo, vediamo che voi, anime perdute, fate di tutto per metterci alla berlina! Ridicolizzate persino il modo in cui traduciamo i titoli dei videogiochi! Non possediamo - e questo è un nostro vanto - una sufficiente "cultura" in questo campo. Anzi, possiamo ammettere con orgoglio di non aver mai giocato con queste infami macchine volte alla distruzione del giovanile intelletto. Ciò non toglie che abbiamo tutto il diritto di condannarle, allo stesso modo in cui possiamo condannare l'omicidio senza mai essere stati assassini, o la droga senza aver mai fumato l'eroina! Ecco infine un'altra prova del male dei giochi elettronici, contenuta nel testo dell'antropologo francese Jean Baptiste Petitrue "L'età del fango: l' avvento di una nuova preistoria" (Paris, Nouvelle Science, 1998): "Gli archetipi della saga cinematografica di "Guerre Stellari", che spesso ritornano nei giochi elettronici, sono chiaramente ispirati a oscure religioni tribali, che su questi miti hanno spesso costruito la giustificazione dei sacrifici umani. I due protagonisti della saga, Luca il Camminatore dei Cieli e Han Solo, rispecchiano i due poli dell'umana ambizione: la vana ricerca di gloria nel primo, la cupidigia di danaro nel secondo. L'evoluzione del personaggio di Luca, che - iniziato a un'oscura religione - si ribella al padre, è sul punto di commettere incesto con la sorella, e alla fine causa la distruzione dell'ordine costituito, si contrappone alla staticità del personaggio di Han, sleale, arido e arrogante, nonché legato da un ambiguo rapporto con un enorme scimmione peloso, incarnazione di una sessualità smisurata e contronatura. Questo catalogo di perversioni viene sviscerato fino in fondo nei videogiochi ispirati alle pellicole cinematografiche: "Forze oscure", "Ala X", "Pari combattente", "Jedi il Cavaliere", "Storie Yoda" e molti altri. Dai rapporti settecenteschi dei Padri Gesuiti inviati nelle Americhe, apprendiamo che il sacrificio del padre era un elemento ricorrente nelle tribù dei selvaggi, i quali sacrificavano agli dei il proprio genitore sancendo il passaggio all'età adulta. Tale primitiva e barbara cerimonia veniva definita dagli indios "il cammino verso il cielo", e dava inizio a un rituale orgiastico che sfociava nell'accoppiamento tra tutti i consanguinei. Lo stregone, coperto di pelli di animale, si travestiva da scimmia, e invocava il Dio della fecondità e della lussuria. E' fin troppo evidente come tali miti non siano oscuri al regista di questi film; la loro trasposizione in giochi elettronici incita i giovani a rivivere in prima persona questi infami rituali. Ciò dovrebbe spingerci a riflettere in che modo alcuni giochi apparentemente innocui possano invece portare all'incesto e al parricidio, facendo leva sulle pulsioni archetipali presenti in ogni essere vivente". Speriamo che almeno la lezione di un illustre antropologo come Petitrue possa far breccia nelle vostre menti. Associazione Famiglie Cattoliche "San Carlo Borromeo" "Agnus cum leo iacebit, sed iactura pauce durabit"